“Ogni città nel mondo può essere migliorata in meno di tre anni.”

“Every city in the world can be improved in less than three years.” — Jaime Lerner

Ci piace immaginare che ci siano persone che ci guidano e ci illuminano durante il nostro percorso. A volte lo fanno da molto lontano ed una di queste è sicuramente l’architetto “condotto” Jaime Lerner. Un grande uomo che “ha reinventato lo spazio urbano nella sua citta’ natale Curitiba in Brasile. Nel far questo ha cambiato la prospettiva degli urbanisti di tutto il mondo rispetto al paesaggio metropolitano.”

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Come sarebbe in spirito un architetto condotto?

Cercando il senso nel provare a coniare le due facce della medaglia formata dai termini “architettura condotta” ho incontrato la trascrizione della memoria di un figlio che prova a descrivere la professione del padre scomparso.

Colpito dalla riflessione proverò in futuro a riflettere meglio su queste incontrate parole, immaginando magari cosa manca ad un architetto per svolgere una  necessaria “…assistenza continua (diurna e notturna) di una comunità”.

Quando il medico era “condotto”

«Arte più misera, arte più rotta / Non c’è del medico che va in condotta»… (altro…)

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Signora Giovanna, Influazioni.

«Il senso di InfluAzioni è dare vita ad una tipologia nuova di festival in cui le arti interagendo si influenzano vicendevolmente nelle espressioni che soggettivamente le persone coinvolte possono portare. Questo, affrontando la tematica comune che è quella che ha al centro il concetto di contaminazione tra tradizione e innovazione. Vogliamo togliere valore negativo al concetto di tradizione, vista come azione morta, del passato, e valutare come possa essere influenzata dalla innovazione e come questo rapporto possa essere biunivoco. Da qui immaginare come questa interpretazione concettuale possa costruire il futuro riappropriandosi delle origini»

Marianna Quatrale

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Paese mì, t’àggie penzäte i pénz…

12 PROPOSTE PER RIVITALIZZARE IL TERRITORIO DI FASANO
« Animati da un forte amore per la propria città e per il proprio lavoro, gli architetti “condotti” di Studio Tesla abbracciano un’impresa che ha più il sapore di una missione che di un progetto. Sabrina, Patrizia e Antonello un giorno pensano ad un camper, a dei concittadini che sono amici da ascoltare, e ad una città che può essere rivestita delle idee di chi la abita, filtrate da metodi di progettazione che li mettano in grado di creare i propri spazi, nel rispetto dei luoghi, della natura e con le risorse economiche disponibili. Idee preziose per ricucire alcuni strappi che il tempo ha creato inevitabilmente in alcuni luoghi. »

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