Questo breve video-racconto è nato dalla collaborazione di Chicco Saponaro, lo Studio Tesla e l’assoziazione Terra D’Egnazia per partecipare al video contest “Una storia CON IL SUD”. Vi auguriamo una buona visione.

Fermati un istante e guardati attorno, osserva la tua città con più attenzione. Ci sono luoghi dove la gente proprio non vuole fermarsi, anzi affretta il passo allontanandosi con occhi semichiusi. Una villa comunale tradita, abbandonata a se stessa. Una piazza deserta, rimossa come un vecchio amore il cui fascino è solo un amaro ricordo. Strade dei quartieri nostalgiche del vociare giocoso dei bambini sostituito dal sordo rumore dei parcheggi. Lo senti? Lo percepisci?

In un’epoca dove sempre più spesso si condivide in rete anche il superfluo delle nostre vite, non può e non deve passare inosservato il progressivo disinteresse per gli spazi urbani. La salute di questi luoghi è fondamentale per permettere alla nostra vita di crescere e prendere forma. Lo senti? Lo percepisci?

Con questa riflessione nella testa e nel cuore l’associazione Terra d’Egnazia, animata da un gruppo di architetti “condotti”, spinti da un forte amore per la città di Fasano e per il proprio lavoro, pensano ad un camper, a dei concittadini che sono amici da ascoltare e ad una città che può essere rivestita delle idee di chi la abita. Adottano metodi di progettazione che li mettano in grado di rivitalizzare i propri spazi, nel rispetto dei luoghi, della natura e con le risorse economiche disponibili.

Nasce l’iniziativa -Paese mì, t’àggie penzäte i pénz… – idee preziose per ricucire gli strappi che il tempo ha creato inevitabilmente in alcuni luoghi. Un camper, attrezzato a studio mobile di architettura, attraversa le strade della città in 12 tappe per realizzare altrettanti progetti in collaborazione con la cittadinanza. L’associazione partendo dalla città di Fasano intende diffondere questa maniera di rivitalizzare i luoghi, credendo fortemente che questo possa contagiare altre realtà del Sud.

Il futuro é una storia che si scrive oggi e che porta la firma di tutti noi. Lo senti? Lo percepisci?

* …i p’ l’amaur täu, so’ fatt’ menz. Il nome del progetto ha preso forma dal detto fasanese “ti ho pensato e penso, e per il tuo amore sono diventato la metà” che viene usato per descrivere lo stato d’animo di un’innamorato che si consuma nell’attesa di ricongiungersi con il suo amore, dedicando l’espressione al proprio paese.»

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