« Fortunato quel bambino che arriva in questo mondo con dei buoni geni, dei genitori amorevoli e persino dei nonni che prontamente si rivolgono a lui con entusiasmo e con gioia. (…) la nostra società non sa veramente come integrare gli anziani nei suoi principali modelli e convenzioni o all’interno del suo funzionamento vitale. Piuttosto che essere inclusi, gli anziani non vengono più visti come fonti di saggezza, ma come simbolo di vergogna.

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Nel nostro paese le cose vecchie ed inutili, come sappiamo, vengono buttate via. Abbiamo però introdotto il concetto di “riciclaggio”, che estende l’utilità delle cose vecchie e contribuisce ad evitare di sovraccaricare la terra di enormi depositi di detriti. Sicuramente non buttiamo nella spazzatura i nostri parenti anziani, ma non facciamo nemmeno abbastanza per promuovere il loro “riciclaggio”. E perché non assicurare loro migliori occhiali da vista, migliori apparecchi acustici oltre che giornali, riviste e libri con caratteri di stampa più grandi? Tutti i medici si raccomandano di fare esercizio fisico, di camminare, per mantenere la salute e la mobilità. Ma poche città o paesi si preoccupano di mantenere marciapiedi e strade sicure dove gli anziani possano muoversi lentamente e con attenzione. Avete mai visto una città dotata di panchine sulle quali l’anziano che va a fare la spesa possa riposarsi un momento dalla fatica di trasportare buste piene e pesanti?

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