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Fasano e gli alberi che la gente ama

Ingresso principale al Parco della Rimebranza, Fasano, 2014

Con grande rammarico osserviamo che, da alcuni anni, gli alberi della Città di Fasano e frazioni vengono ripetutamente maltrattati con drastiche potature che in alcuni casi arrivano anche alla loro “capitozzatura”.

Ogni volta che tagliamo un ramo, asportiamo una parte indispensabile per l’albero. Se asportiamo una parte eccessiva dei rami, e quindi di foglie, l’albero si troverà in condizione di avere troppo poca energia rispetto a quella di cui necessita, favorendo l’avanzare dei parassiti del legno, che inizieranno a disgregare degradare i tessuti in prossimità del taglio, dando origine a delle cavità all’interno di rami e tronchi; questo andrà a rendere la struttura dell’albero ancora più fragile.

“Un albero è molto di più di un semplice pezzo di legno morto” come disse Alex Shigo, riconosciuto in tutto il mondo come padre della moderna arboricoltura “gli alberi sono esseri viventi, che sono in attività durante tutto l’anno…”.  

Un albero in città svolge un ruolo insostituibile per il benessere dei cittadini, purifica l’aria, trattiene di inquinanti, abbassa notevolmente le temperature dei mesi più caldi, attenua il triste grigiore portato da strade e cemento, riduce il rumore del traffico e contribuisce ad aumentare il benessere psicologico e vitale delle persone, riducendo lo stress e migliorando l’interazione sociale. La cosa indiscutibile è quanto sia importante che gli alberi, in città, ci siano! (altro…)

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Una storia per il sud…

Questo breve video-racconto è nato dalla collaborazione di Chicco Saponaro, lo Studio Tesla e l’assoziazione Terra D’Egnazia per partecipare al video contest “Una storia CON IL SUD”. Vi auguriamo una buona visione.

Fermati un istante e guardati attorno, osserva la tua città con più attenzione. Ci sono luoghi dove la gente proprio non vuole fermarsi, anzi affretta il passo allontanandosi con occhi semichiusi. Una villa comunale tradita, abbandonata a se stessa. Una piazza deserta, rimossa come un vecchio amore il cui fascino è solo un amaro ricordo. Strade dei quartieri nostalgiche del vociare giocoso dei bambini sostituito dal sordo rumore dei parcheggi. Lo senti? Lo percepisci?

In un’epoca dove sempre più spesso si condivide in rete anche il superfluo delle nostre vite, non può e non deve passare inosservato il progressivo disinteresse per gli spazi urbani. La salute di questi luoghi è fondamentale per permettere alla nostra vita di crescere e prendere forma. Lo senti? Lo percepisci?

Con questa riflessione nella testa e nel cuore l’associazione Terra d’Egnazia, animata da un gruppo di architetti “condotti”, spinti da un forte amore per la città di Fasano e per il proprio lavoro, pensano ad un camper, a dei concittadini che sono amici da ascoltare e ad una città che può essere rivestita delle idee di chi la abita. Adottano metodi di progettazione che li mettano in grado di rivitalizzare i propri spazi, nel rispetto dei luoghi, della natura e con le risorse economiche disponibili.

Nasce l’iniziativa -Paese mì, t’àggie penzäte i pénz… – idee preziose per ricucire gli strappi che il tempo ha creato inevitabilmente in alcuni luoghi. Un camper, attrezzato a studio mobile di architettura, attraversa le strade della città in 12 tappe per realizzare altrettanti progetti in collaborazione con la cittadinanza. L’associazione partendo dalla città di Fasano intende diffondere questa maniera di rivitalizzare i luoghi, credendo fortemente che questo possa contagiare altre realtà del Sud.

Il futuro é una storia che si scrive oggi e che porta la firma di tutti noi. Lo senti? Lo percepisci?

* …i p’ l’amaur täu, so’ fatt’ menz. Il nome del progetto ha preso forma dal detto fasanese “ti ho pensato e penso, e per il tuo amore sono diventato la metà” che viene usato per descrivere lo stato d’animo di un’innamorato che si consuma nell’attesa di ricongiungersi con il suo amore, dedicando l’espressione al proprio paese.»

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A sträd du’ pallàm

Prima di realizzarlo, un mondo migliore bisogna desiderarlo, sognarlo ed anche immaginarlo.
Il percorso da noi intrapreso il 4 Gennaio con il progetto « Paese Mì… – 12 proposte per rivitalizzare il territorio di Fasano », è indubbiamente pieno di ostacoli e difficoltà, legate soprattutto alla poca fiducia che si ripone in azioni spontanee, all’incapacità da parte delle associazioni locali di condividere intenti e percorsi con altre figure fuori dal loro stretto cerchio, ma questo non ci scoraggia.

I cambiamenti, positivi, necessitano di lunghi periodi di gestazione; partecipare attivamente e pro-positivamente a questi processi di trasformazione rende il tutto più semplice.

Andiamo avanti e, giunti al sesto appuntamento, invitiamo tutti quelli che, come noi, credono in un cambiamento possibile e democratico, della nostra martoriata Città, a partecipare CON IL CUORE al suo cambiamento!

Sabrina Giannoccaro

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