Type: Video

Un luogo vitale

Durante il percorso di ricerca intrapreso con il progetto Paese Mi’ ci siamo chiesti spesso cosa rende un luogo più o meno vitale. Tra le varie azioni da noi intraprese, un primo esperimento è stato quello di filmare, in una giornata di ottobre, quello che accadeva nei Giardini di Porta Venezia, un luogo che conosciamo e amiamo perché ci fa star bene. Lo abbiamo osservato, e filmato, nel tentativo di catturare ciò che Christopher Alexander chiamaLa qualità senza nome.

Chiunque nel guardare il filmato può facilmente percepire tale Qualità. Il piacere che si può provare osservando le dinamiche che si sviluppano fanno di questo parco un luogo davvero speciale. Abbiamo chiamato il filmato «Life Cycle», come il pattern omonimo, perché ritenevamo rappresentasse bene che nel parco fosse presente un giusto equilibrio di persone che si trovano in ogni fase della vita, dai neonati agli anziani” (26).

Sorprendentemente, soprattutto di questi tempi, nel parco sembra si sviluppino momenti di vita che coinvolgono tutti, indipendentemente dalla loro età, e che si sentano a proprio agio e in armonia con gli altri e con la natura.

La cornice naturale fatta dalle accoglienti ombre e colori degli alberi secolari; gli ampi prati dove tutti in piena libertà possono distendersi al sole o giocare con il proprio cane; lunghi e tortuosi vialetti dove camminare o correre; luoghi riservati e tranquilli che aiutano letture ispirate o il sorgere di nuovi amori; edifici che nella loro funzione, forma e disposizione posseggono  a loro volta «La qualità»; l’acqua ovunque presente, nelle fontane, nei corsi d’acqua e nei laghetti; panchine protette da vento, ben esposte al sole e posizionate in maniera da permettere di osservare e incentivare gli incontri; il ‘Gioco’ presente ovunque. Un intersecarsi continuo di volumi e di spazi dove sembra che tutti, genitori, nonni, adulti, ragazzi, bambini, possano stare insieme, ognuno vivendo il proprio attimo, interagendo con gli altri.

Tutto ciò rende questo luogo un posto estremamente vitale.


riprese video, montaggio di Antonello ‘Martinez’ Gianfreda & Patrizia Filomena Giannoccarobrani musicali Spero e Respiro gentilmente concessi da Effebizeta

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Un “Pattern” è (un po’) come un diamante

Un intervista* a Jenny Quillien racconta la nascita della ricerca portata avanti dal gruppo di lavoro di Christopher Alexander che ha condotto alla pubblicazione di uno dei saggi di architettura più venduto di tutti i tempi, “A Pattern Language” e le motivazioni per le quali dopo trent’anni hanno portato l’autore a ridiscutere le sue stesse teorie integrandole con la pubblicazione di una serie di 4 saggi chiamata “The Nature Of Order”. (altro…)

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Una storia per il sud…

Questo breve video-racconto è nato dalla collaborazione di Chicco Saponaro, lo Studio Tesla e l’assoziazione Terra D’Egnazia per partecipare al video contest “Una storia CON IL SUD”. Vi auguriamo una buona visione.

Fermati un istante e guardati attorno, osserva la tua città con più attenzione. Ci sono luoghi dove la gente proprio non vuole fermarsi, anzi affretta il passo allontanandosi con occhi semichiusi. Una villa comunale tradita, abbandonata a se stessa. Una piazza deserta, rimossa come un vecchio amore il cui fascino è solo un amaro ricordo. Strade dei quartieri nostalgiche del vociare giocoso dei bambini sostituito dal sordo rumore dei parcheggi. Lo senti? Lo percepisci?

In un’epoca dove sempre più spesso si condivide in rete anche il superfluo delle nostre vite, non può e non deve passare inosservato il progressivo disinteresse per gli spazi urbani. La salute di questi luoghi è fondamentale per permettere alla nostra vita di crescere e prendere forma. Lo senti? Lo percepisci?

Con questa riflessione nella testa e nel cuore l’associazione Terra d’Egnazia, animata da un gruppo di architetti “condotti”, spinti da un forte amore per la città di Fasano e per il proprio lavoro, pensano ad un camper, a dei concittadini che sono amici da ascoltare e ad una città che può essere rivestita delle idee di chi la abita. Adottano metodi di progettazione che li mettano in grado di rivitalizzare i propri spazi, nel rispetto dei luoghi, della natura e con le risorse economiche disponibili.

Nasce l’iniziativa -Paese mì, t’àggie penzäte i pénz… – idee preziose per ricucire gli strappi che il tempo ha creato inevitabilmente in alcuni luoghi. Un camper, attrezzato a studio mobile di architettura, attraversa le strade della città in 12 tappe per realizzare altrettanti progetti in collaborazione con la cittadinanza. L’associazione partendo dalla città di Fasano intende diffondere questa maniera di rivitalizzare i luoghi, credendo fortemente che questo possa contagiare altre realtà del Sud.

Il futuro é una storia che si scrive oggi e che porta la firma di tutti noi. Lo senti? Lo percepisci?

* …i p’ l’amaur täu, so’ fatt’ menz. Il nome del progetto ha preso forma dal detto fasanese “ti ho pensato e penso, e per il tuo amore sono diventato la metà” che viene usato per descrivere lo stato d’animo di un’innamorato che si consuma nell’attesa di ricongiungersi con il suo amore, dedicando l’espressione al proprio paese.»

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A sträd du’ pallàm

Prima di realizzarlo, un mondo migliore bisogna desiderarlo, sognarlo ed anche immaginarlo.
Il percorso da noi intrapreso il 4 Gennaio con il progetto « Paese Mì… – 12 proposte per rivitalizzare il territorio di Fasano », è indubbiamente pieno di ostacoli e difficoltà, legate soprattutto alla poca fiducia che si ripone in azioni spontanee, all’incapacità da parte delle associazioni locali di condividere intenti e percorsi con altre figure fuori dal loro stretto cerchio, ma questo non ci scoraggia.

I cambiamenti, positivi, necessitano di lunghi periodi di gestazione; partecipare attivamente e pro-positivamente a questi processi di trasformazione rende il tutto più semplice.

Andiamo avanti e, giunti al sesto appuntamento, invitiamo tutti quelli che, come noi, credono in un cambiamento possibile e democratico, della nostra martoriata Città, a partecipare CON IL CUORE al suo cambiamento!

Sabrina Giannoccaro

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Qualsiasi strada che abbia un cuore.

Inizia il percorso di questo progetto, questa strada con dolci curve in un momento storico di penombre. Quando ho letto questo brano di Castaneda ho avuto in regalo una candela per illuminare il cammino. Cercare di immaginare luoghi con un cuore, in qualsiasi senso lo si voglia intendere, è quello che stiamo cercando. Spero di incontrarvi per strada.

UNA STRADA CON UN CUORE (DON JUAN)

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“Ogni città nel mondo può essere migliorata in meno di tre anni.”

“Every city in the world can be improved in less than three years.” — Jaime Lerner

Ci piace immaginare che ci siano persone che ci guidano e ci illuminano durante il nostro percorso. A volte lo fanno da molto lontano ed una di queste è sicuramente l’architetto “condotto” Jaime Lerner. Un grande uomo che “ha reinventato lo spazio urbano nella sua citta’ natale Curitiba in Brasile. Nel far questo ha cambiato la prospettiva degli urbanisti di tutto il mondo rispetto al paesaggio metropolitano.”

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